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16.03.2020
L'esperienza quotidiana di uno studio odontoiatrico pediatrico è prima di tutto incentrata sulla relazione tra l'odontoiatra infantile (pedodonzista), il bambino e i suoi genitori e per questo sono fondamentali le conoscenze psicologiche. I bambini ci percepiscono in modo differente nelle varie fasi del loro sviluppo secondo logiche non sempre facilmente decifrabili.
Può capitare al genitore o all'odontoiatra inesperto in questo campo, di mantenere, anche se con le migliori intenzioni, delle condotte inappropriate capaci di ferire il piccolo.
La chiave è il gioco. La dott.ssa Melanie Klein (un'eminenza della psicanalisi) descrive il gioco come il luogo dove fantasia e realtà si incontrano.
Nello studio dentistico pediatrico è importante che il bambino possa esplorare l'ambiente attraverso il gioco. Negargli questa possibilità significa impedirgli di creare una base di comunicazione su cui costruire un rapporto collaborativo ed efficacie. In questa fase il genitore deve saper "farsi da parte" lasciando che si crei una relazione empatica tra gli attori principali il bambino e il dentista.
Questo è possibile, e quasi nella totalità dei casi non sarà necessario al genitore uscire dalla stanza, sarà sufficiente seguire la "guida" del pedodonzista in modo da non interferire col processo.
Nei giorni precedenti alla visita, proprio per evitare di essere fraintesi, chi si prende cura del bambino dovrebbe evitare di prepararlo anticipando cosa succederà durante la prima visita. Sarà molto importante non spiegare nulla, ma limitarsi al generico "andiamo a conoscere una dentista dei bambini".
Per favorire l'instaurazione di questa relazione giocosa ma efficace, la chiave è molto spesso rappresentata dall'oggetto "transizionale". Questo è un oggetto, per esempio una copertina o un peluche, un ciuccio o una macchinina, che il bambino vive allo stesso tempo come proprio e come esterno e che gli permette di staccarsi gradualmente dalla simbiosi con il genitore
Quando l'oggetto transizionale è identificato è necessario chiedere al bambino di portarlo agli incontri col dentista, e quando non è identificato potrà andar bene il gioco preferito. Il dentista esperto di psicologia infantile saprà usarlo e sarà per lui la chiave per arrivare al vostro bambino.
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