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21.11.2021
Vi siete mai chiesti quali siano i presidi necessari in termini di gestione delle emergenze mediche per poter esercitare l'attività odontoiatrica in Italia?
La legge impone a tutti gli studi dentistici di disporre di un kit per le emergenze mediche con farmaci e attrezzature per il trattamento di questi avvenimenti. Purtroppo, però, non è chiara la composizione di questi kit e le indicazioni regionali sono molto eterogenee. In poche regioni è, per esempio, obbligatoria la dotazione di un defibrillatore automatico esterno (DAE). Per questo motivo gran parte degli studi odontoiatrici non ne possiede uno ma, di fatto, questo è l’unico strumento capace di far fronte, in maniera davvero efficace, ad un arresto cardiaco.
Il Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 consiglia la dotazione di defibrillatori in tutti quei luoghi in cui si pratica attività sanitaria o sociosanitaria. Ne sono degli esempi i poliambulatori, gli ambulatori dei medici di medicina generale, gli studi e ambulatori odontoiatrici.
Però, lo studio dentistico è anche un ambiente dove si praticano quotidianamente interventi complessi che, grazie all’evoluzione tecnica e tecnologica, sono sempre più sofisticati. Questo aumento di complessità si traduce, a volte, in una dilatazione dei tempi operatori.
A questo va aggiunto che, sempre più, la popolazione italiana sta “invecchiando”, di conseguenza i nostri pazienti sono spesso persone con qualche fragilità.
Per ridurre il rischio, e di conseguenza l’incidenza di questi episodi, è di primaria importanza prendersi cura del paziente e non solo dei suoi denti; solo così potremo ridurre quei sentimenti tipici e molto comuni prima e durante il trattamento odontoiatrico, l’ansia e la paura.
Per mantenere un clima disteso utilizziamo tecniche comportamentali (la iatrosedazione) e, di fronte a vere fobie e/o in caso di interventi particolarmente complessi o ansiogeni, disponiamo di metodi farmacologici molto efficaci .
L’ansiolisi, la sedazione cosciente endovenosa, la sedoanalgesia con miscela di ossigeno e protossido d’azoto sono gli strumenti, uniti ai metodi comportamentali, che fanno parte della nostra attività quotidiana, sempre nel rispetto delle reali necessità del paziente.
I nostri pazienti ripongono molta fiducia e si affidano alle nostre cure, il nostro dovere è quello di offrirgli un ambiente rilassato e sicuro; è moralmente indispensabile essere in possesso di tutti i presidi che possono ridurre il rischio e salvargli la vita in caso di emergenza.
Per questo abbiamo deciso di dotarci, da molto tempo, di un defibrillatore. Vogliamo essere nelle migliori condizioni in caso di necessità per assicurare sempre la migliore esperienza.
Inoltre siamo orgogliosi di poter essere inseriti nella mappa della agenzia regionale emergenza e urgenza, dove sono registrati i defibrillatori utilizzabili per tutti i soggetti in difficoltà, anche fuori dallo studio.
Per essere abilitati all'uso del defibrillatore (DAE) è necessaria una formazione specifica BLS-D che per legge deve essere rinnovata ogni 2 anni. Il nostro studio ha la grande fortuna (e il piacere) di avere nel suo staff Sara, soccorritore e istruttore regionale AREU, che si occupa anche della nostra formazione specifica in questo campo, oltre a darci una sicurezza in più.
Fortunatamente dal dentista le emergenze mediche sono avvenimenti abbastanza rari. In particolare gli arresti cardiaci sono estremamente rari, crediamo comunque che sia un atto di responsabilità e professionalità poter garantire la salute e sicurezza del paziente in ogni situazione.
Siamo convinti che, nonostante non ci sia nessuna legge a imporlo, sarebbe opportuno posizionare un defibrillatore in ogni studio odontoiatrico così come in tutti gli ambienti sanitari e in tutti i luoghi ad alta frequentazione.
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