Per offrirti il migliore servizio possibile questo sito utilizza cookies.
Puoi visualizzare, modificare e aggiornare tutte le informazioni riguardanti le tue preferenze anche cliccando il link seguente: Cookie Policy & Privacy Policy

Per appuntamenti: 0371 564816

parliamo spagnolo parliamo la lingua dei segni

Impianto dentale senza osso, è possibile?

Torna al blog

08.07.2022

Tutti i vantaggi dell’implantologia dentale evoluta

Oggigiorno un gran numero di pazienti ricorre, nel corso della vita, all’implantologia dentale. Molto spesso la procedura chirurgica è molto semplice anche se non banale. Una minoranza di casi, prima di realizzare il sogno di riavere i denti fissi, necessita di ulteriori interventi per la ricostruzione dei tessuti persi. Questo accade perché, una volta estratti i denti, i tessuti di sostegno del dente stesso (osso e gengiva) subiscono un processo degenerativo che porta al loro riassorbimento. A volte, invece, sono proprio le patologie dentarie e parodontali a causarne il riassorbimento.

L’assenza di sufficiente osso e gengiva possono rendere al dentista poco esperto (e non parliamo di età), impossibile la collocazione di una protesi fissa supportata da impianti. Fortunatamente si tratta di una percentuale di casi abbastanza ridotta, ma è importante informarti che se ti sei sentito dire     “non hai abbastanza osso e quindi gli impianti non li puoi avere”     questo non è MAI vero. Si, le persone che hanno un osso troppo sottile per posizionare un impianto in maniera “tradizionale” possono ricorrere alle ricostruzioni ossee con biomateriali, ma non solo.

 

Quali sono le possibilità in caso di poco osso per eseguire un trattamento implantologico?

Ovviamente la prima scelta in caso di assenza di uno o più denti con scarsa quantità d’osso sembra essere quella della ricostruzione dell’osso. In passato questa era una soluzione davvero molto costosa ed invasiva. Prevedeva grossi interventi, spesso in ambiente ospedaliero e in anestesia generale. Era necessario il prelievo di osso autologo da zone extraorali. Oggi queste tecniche sono state abbandonate e hanno lasciato spazio a raffinate tecniche mini invasive. Tecniche che, nelle mani degli operatori esperti in chirurgia orale, consentono in anestesia locale, senza dolore e ricovero, la ricostruzione ossea. Molto spesso si utilizza la sedazione cosciente per aumentare sicurezza e comfort.

L’osso per la ricostruzione è quasi sempre un biomateriale di origine sintetica o animale.

Senza voler sminuire o banalizzare, se qualcuno ti ha parlato di grossi interventi pericolosi e dolorosi, è semplicemente perché ti vuole scoraggiare, probabilmente per limitazioni di tipo tecnico/teorico. Possiamo rassicurarti e assicurarti che durante e dopo l’intervento starai molto bene, a volte potrebbe manifestarsi un leggero gonfiore che sparirà nel giro di qualche giorno.

Esistono altre possibilità che il chirurgo e il protesista potranno scegliere, queste sono l’uso di impianti corti che hanno dimostrato la loro grande affidabilità, paragonabile a quelli standard, e l’uso di impianti sottili che invece rappresentano secondo molti autori, a nostro avviso con ragione, un rischio per il paziente perché, almeno nei settori posteriori (molari), tendono a rompersi con una certa facilità. Per questo nel nostro studio non applichiamo mai questa tecnica.

Un’ulteriore freccia al nostro arco è la ricerca dell’osso residuo in zone dove il riassorbimento non è assoluto (pilastri ossei). Questa è la prima scelta in caso di assenza o compromissione di tutti i denti. Parliamo di tecniche con impianti inclinati (ad esempio la famosa tecnica “all on four®” e sue varianti, ma anche dell’implantologia pterigoidea e di quella zigomatica). Queste sono tecniche che se usate correttamente risultano davvero molto efficaci e permettono il carico immediato con restituzione di una dentatura fissa anche in un solo giorno, lo stesso dell’intervento.

Ad esempio, se porti già una dentiera e vuoi i denti fissi questa è indiscutibilmente la strategia migliore per te, la più semplice e veloce. Il nostro studio è molto esperto in queste tecniche. A volte si possono realizzare addirittura in chirurgia guidata aumentando ulteriormente il comfort.

 

Il fondamentale ruolo della prevenzione

 

Anche quando è necessario estrarre un dente dovremmo ricordare che “prevenire è meglio che curare”. Perché?

Parliamo di prevenzione del riassorbimento osseo. Oggi disponiamo di protocolli che consentono di limitare fino ad azzerare la perdita dei tessuti che serviranno a sostenere l’impianto dentale. Questi, dunque, consentono di ridurre la necessità di ricostruzioni ossee e gengivali riducendo il numero di interventi. Insomma un’altra buona notizia.

 

Riassumendo oggi parliamo di interventi ad invasività ridotta, molto sicuri e ad altissimo comfort anche grazie alla sedazione cosciente. Parliamo di tecniche che permettono sempre di ridare al paziente i suoi denti fissi. Diamo estetica e funzione vicina, molto vicina, a quella dei denti naturali e questo è meraviglioso. Vedere una persona che riacquista la capacità di sorridere e di “addentare la vita” è una cosa che ci emoziona ogni volta e ci rende felici. 😃

Infine, per l’ottenimento di un risultato soddisfacente e durevole, un ruolo fondamentale viene assunto dall’esperienza dell’operatore che non dovrebbe mai sposare un’unica tecnica ma selezionare quella corretta in base al caso. Questo è quello che facciamo allo Studio Forni&Pérez per ogni trattamento dal più semplice al più specialistico.

 

 

Contattaci per saperne di più

Ti potrebbe interessare anche:

Preparare il bambino alla prima visita odontoiatrica:
Ti abbiamo consigliato l’uso di un collutorio a base di clorexidina?
Protossido d'Azoto
Faccette Dentali
🦷💦💬 Collutori

I partners

Sitemap | Privacy & Policy | Sito web creato da Grazioli Design “Only for dreamers”


TOP