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18.07.2021
Bianco. Il colore non colore. È il "primo", rappresenta freschezza, senso di pulito e innocenza.
Da tempo immemore l’uomo ha cercato di mantenere bianchi i propri denti quale simbolo di giovinezza. Nella storia dell’uomo sono stati inventati vari metodi che chiameremo "tradizionali" per ridonare un colore candido ai denti. Questi sfruttano l’azione abrasiva di sostanze in grado di rimuovere uno strato superficiale dello smalto, esaltando così la colorazione bianca gessosa del dente abraso.
Altri sfruttano l'azione delle sostanze acide da sole o ancora in abbinamento agli abrasivi. Sono manovre in grado di causare l’erosione acida dello smalto e "donare" una colorazione, anche qui, bianco-gessosa. Ma attenzione, sono procedimenti estremamente dannosi per i nostri denti e quindi assolutamente da evitare. Basti pensare che la carie dentale, la patologia più diffusa al mondo, è causata proprio dall’attacco acido della placca batterica che metabolizzando gli zuccheri rilascia sostanze dal pH basso che erodono la superficie dei denti... proprio come alcuni metodi sbiancanti.
Va detto che il colore dei denti dipende da molti fattori diversi. Spesso il colore dei denti è naturalmente determinato dal tipo di smalto. Alcune persone hanno uno smalto più chiaro, altre più scuro. Le sfumature del tutto naturali possono essere giallognole, blu/azzurre, grigie, rosse e marroni. Molte persone non sono soddisfatte del colore dei propri denti e, in generale, tutti preferiamo denti bianchi rispetto a qualsiasi altra sfumatura di colore.
Per questo motivo, sempre più di frequente, i pazienti si rivolgono al dentista chiedendo come poter migliorare il bianco dei propri denti.
Quando il colore dei denti, per quanto sgradevole dal punto di vista estetico, è determinato dalla composizione congenita di uno smalto e di una dentina sana, non sarà, o non dovrebbe essere, il dentista a proporre delle terapie estetiche in quanto non necessarie da un punto di vista medico. Diverso è il caso di un sorriso antiestetico che impatta negativamente sulla sfera emotiva del paziente a volte riducendone l’autostima.
In questo senso la medicina estetica, e lo sbiancamento dentale è sicuramente un componente di questa branca, trova la sua più alta e nobile collocazione e dignità.
Fortunatamente esistono diverse modalità di sbiancamento dentale in grado di donare un sorriso bianco e la buona notizia è che sono sicure; ma attenzione, purtroppo ancora oggi l’industria del dentale offre alcuni prodotti professionali acidi. È dimostrato che questi causano l’erosione dentale che offre l’illusione di uno sbiancamento estremamente rapido ed economico ma di durata limitata e potenzialmente dannoso. In realtà non sembrano essere molto diversi dai metodi tradizionali che la medicina dovrebbe, a nostro avviso, ricusare.
Quindi tralasciando i metodi fai da te che possono rovinare i denti anche in tempi relativamente rapidi lo sbiancamento professionale si divide in due grandi famiglie.
Lo sbiancamento professionale in studio e lo sbiancamento professionale domiciliare.
Entrambi andrebbero sempre preceduti da una seduta di igiene orale professionale e da una accurata visita odontoiatrica in modo da valutare eventuali controindicazioni al trattamento.
Il metodo in studio prevede l’applicazione di un agente sbiancante molto concentrato in sedute di circa un’ora (preparazione, applicazione e rimozione). Con questo metodo per ottenere uno sbiancamento soddisfacente saranno necessarie varie sedute (mediamente 3). In alcuni casi si preferisce attivare il prodotto sbiancante con una fonte luminosa LED o Laser anche se la letteratura non è concorde sull'efficacia di questa attivazione👈.
Il metodo domiciliare necessita della fabbricazione di 2 gusci trasparenti che come due guanti ricopriranno le arcate dentarie. Queste permetteranno al paziente di collocare un gel sbiancante direttamente a contatto dei denti. Sarà possibile mantenere in sede il guscio per 4, 6 o addirittura 8 ore a seconda del caso, della concentrazione dell’agente sbiancante e della sensibilità individuale. Questa applicazione sarà ripetuta per 15/20 giorni e il risultato sarà ottimale e sovrapponibile a quello in studio ma rispetto a questo sarà più stabile nel tempo👈.
Di fondamentale importanza è la scelta del prodotto utilizzato per sbiancare i denti. I prodotti a ph neutro non sono dannosi per la struttura dentaria e richiedono tempi più lunghi per raggiungere l'effetto desiderato, questo però sarà ancora più duraturo e sicuro.
Lo studio Forni&Pérez consiglia ai propri pazienti, conoscendo pregi e difetti di ogni tipologia, solo lo sbiancamento domiciliare con prodotti a ph neutro.
Le ragioni di questa scelta le possiamo sinteticamente esporre in 6 punti
Da noi ogni trattamento sbiancante viene monitorato e documentato con delle accurate fotografie in modo da poter apprezzare i risultati ottenuti assieme al paziente.
Se vuoi maggiori informazioni, se hai avuto precedenti esperienze deludenti, contattaci saremo lieti di aiutarti.
Contattaci per saperne di piùTi potrebbe interessare anche:
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